Benvenuto a Catania Presidente

Piazza Duomo per Napolitano

Una mattina con Napolitano senza vedere né sentire il Presidente della Repubblica. Invitati eccellenti, giornalisti e video operatori, mercoledì mattina erano tutti nel Salone Bellini del Comune per assistere alla visita del Presidente. L’occasione si preannunciava speciale anche e soprattutto per la firma che avrebbe sancito la nascita del Distretto del Sud Est, il settimo, in verità, in Sicilia.
Tutti in piedi per l’ingresso del Presidente, che entra in una sala gremita di invitati, degli immancabili corazzieri e di agenti di sicurezza mentre la stampa tutta potrà seguire sì l’evento in diretta, ma dalla sala Giunta e grazie a un freddo collegamento video.
Mentre ascoltiamo il sindaco Enzo Bianco che fa il discorso introduttivo, contiamo i minuti e gli interventi. Subito dopo toccherà a vicepresidente di Confindustria, Ivan Lo Bello; poi al manager Pasquale Pistorio e infine al presidente dell’Anas Pietro Ciucci. Poi la firma finalmente.
Il Presidente si alza e con lui tutti i presenti. Non una parola, non uno sguardo. Eppure l’aspettavamo tutti una dichiarazione, magari solo un saluto pubblico per ringraziare Catania. Invece i passi procedono svelti. La prossima tappa è in Cattedrale. Lo aspetta S. Agata che in via eccezionale ha aperto i suoi sette cancelli. Ma prima c’è la piazza. Studenti e alunni sotto l’Elefante e, in disparte, nella viuzza che costeggia Palazzo degli Elefanti tenuti al sicuro da transenne e agenti, ci sono i lavoratori del Teatro Massimo Bellini che intonano il Va Pensiero di Verdi in segno di protesta per il lavoro che non c’è, in un teatro che è il tempio della lirica e della cultura non solo per il capoluogo etneo. Un’aria che avvolge l’aria e la propaga molto più in alto delle parole non dette che stavamo aspettando.
Benvenuto a Catania Presidente.

di Monica Adorno. Pubblicato in Politica il 25/02/2014