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La denuncia parte dall'associazione CollegArt formata da ex studenti che vorrebbero veder ristrutturato lo storico palazzo
Collegio dei Gesuti tra abbandono e degrado
L'ingresso del Collegio dei Gesuiti in via Crociferi
Il Collegio dei Gesuiti, in via Crociferi a Catania, è in totale stato di abbandono. Lo hanno già denunciato diverse associazioni ma adesso a porre in risalto il problema è “Associazione CollegArt, il Collegio siamo noi” O.N.L.U.S., nata per farsi portavoce e interprete dell'interesse collettivo in ordine al patrimonio culturale nazionale, con particolare riferimento all'ex Collegio dei Gesuiti di Catania, per secoli autorevole fucina della progettualità intellettuale e artistica della città.
L'Associazione ha lo scopo di promuovere e sostenere tutte le iniziative, attività ed interventi che valorizzino l'identità storica dell'edificio e la sua memoria, nonché di vigilare sulle scelte di progetto e di azione, affinché esse non danneggino questo secolare simbolo della cultura catanese. La sua più importante pecualiarità, però, è che essa è costituita da ex allievi dell'Istituto d'Arte che per tanti anni è stato ospitato nell'edificio. Scrivono infatti quelli di CollegArt "Nella sua storia ancorché recente, l'ex Collegio dei Gesuiti, sede dell'Istituto Statale d'Arte per oltre 40 anni, è stato luogo di produzione artistica e perno di aggregazione sociale per la città di Catania, tanto che il Collegio è ancora oggi riconosciuto dall'intera collettività come “Istituto d'Arte” e, nella volgata locale, conserva tale denominazione".
Allo stato attuale nei prossimi mesi inizieranno i lavori di messa in sicurezza dello stabile e quelli della fruizione di uno dei cortili che, dopo, potrà essere aperto al pubblico. Troppo poco se si considera che altro non si prevede. Il vecchio Collegio riceverà quindi, appena appena un imbellettamento, cosa ben lontana dell'antico splendore.
Risorto dopo il terremoto del 1693 in luogo della Chiesa e dell’Ospedale della SS. Ascensione, dove i Padri Gesuiti si erano stabiliti nel 1556 all’atto del loro insediamento nella città, il monumentale edificio gesuitico fu edificato, a partire dal 1697, ad opera di numerosi artefici, tra i quali Angelo Italia, Alonzo Di Benedetto, Francesco Battaglia.
Dopo l’espulsione dei Padri Gesuiti dalla Sicilia e la confisca dei loro beni, anche il Collegio di Catania subì un radicale cambio di destinazione. Nel riuso successivo la struttura dell’edificio fu riattata con pesanti modifiche.
Dal 1778 il complesso gesuitico catanese ospitò la Casa di Educazione della bassa gente, affidata all’amministrazione di cinque maggiorenti locali.
La Casa di Educazione fu trasformata in Regio Ospizio di Beneficenza a seguito del Decreto promulgato da Ferdinando il 7 agosto 1834, che istituì tre Reali Ospizi di Beneficenza nelle città di Palermo, Messina e Catania.
Il Collegio di via Crociferi accolse gli orfani mendici, e quei figli di cui i genitori erano privi di mezzi di sussistenza. Nel Regio Ospizio di Beneficenza avevano ricovero i projetti (ossia gli illegittimi), provenienti da Catania e Noto, al compimento di sette anni. All’inizio del XX secolo il Cummittu, come veniva chiamato, ospitava circa seicento ricoverati.
Nel 1968 i locali dell’ex Collegio, che ancora ospitavano l’Ospizio di Beneficenza, divennero sede dell’Istituto Statale d’Arte di Catania fino al 2009. Dopo ci sarà e c'è purtroppo ancora, solo abbandono e degrado.
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