Calcio - Girone C del campionato di Promozione

Giarre sempre in vetta

Giovanni Di Martino presidente del Giarre Calcio

La resa dei conti è ormai vicina. Il Giarre resta capolista nel girone C del campionato di Promozione ma le sicurezze di qualche settimana addietro sono improvvisamente crollate. Proprio così. La sconfitta, la prima stagionale, maturata dopo 21 risultati utili consecutivi in campionato, ha di fatto riaperto la corsa per il primo posto. Il Paternò ora dista un solo punto, mentre la Sicula Leonzio a due ma senza i tre punti di penalizzazione si ritroverebbe in testa alla classifica e sempre con una partita in più. Le rivali ora stanno meglio godono, senz’altro, non solo dell’aspetto mentale positivo, ma anche di altri valori sul piano tecnico dettati anche dalla campagna di rafforzamento che ha trasformato la scala tecnica nel girone di ritorno. Il Giarre ha sei gare (domenica contro la Rari Nantes) ancora da disputare contro le cinque delle avversarie che hanno ancora scontri di un certo peso da giostrare.
Che il Giarre avesse rallentato il passo lo si era capito nelle ultime settimane. I due pari interni con Pachino e Sporting Battiati avevano consentito alle rivali di rimettersi in carreggiata e di sperare sino alla fine nella clamorosa rimonta. Il vantaggio, anche piccolo, resta però non indifferente sulle contendenti visto che dopo domenica i gialloblu hanno esaurito gli scontri diretti. Processi? No di certo anche perché il Giarre sinora ha ampiamente meritato i risultati conseguiti in tutta la stagione per due ordini di motivi. Il primo è riferito al progetto di continuità che la società del presidente Di Martino grazie a un’adeguata politica sul mercato ha sposato: pochi innesti ma senz’altro buoni. Aspetto che in un calcio dilettantistico dove regna l’approssimazione merita di essere premiato. Il secondo non meno importante è legato alla determinazione del gruppo che ha resistito alle sirene del mercato di dicembre (Aleo, capocannoniere con 19 reti, tra i più richiesti), per conquistare quel trofeo sfuggito l’anno passato. E anche questo aspetto coerente non può di certo essere trascurato. Vanificare tutto ciò, proprio nelle ultime settimane, sarebbe davvero assurdo. Purtroppo, la questione stadio Regionale (tribune inagibili e vietato l’accesso al pubblico) rischia davvero a questo punto della stagione di costringere il Giarre ad emigrare, come annunciato dal presidente Di Martino domenica scorsa: “Questa squadra merita di giocare davanti ai tifosi, agli appassionati. Abbiamo bisogno di loro in questa ultima parte della stagione”. E non ha tutti i torti.

di Nunzio Currenti. Pubblicato in Cronaca il 28/02/2014 Scarica il pdf