Il Governo Crocetta verso nuovi scenari politici

Sicilia, Raciti verso la segreteria del Pd

Fausto Raciti

Mentre i capigruppo della vecchia Ars sfilano di fronte alla Procura della Repubblica di Palermo per giustificare le presunte spesse pazze, il presidente della Regione Rosario Crocetta è stato costretto a pubblicare la Finanziaria senza le parti impugnate dal Commissario dello Stato. Una situazione per niente bella. Ma Crocetta, si sa, è un uomo dalle mille risorse. Dopo avere incassato la rinnovata fedeltà dell’Udc che a Roma si avvia ad allearsi con il centrodestra, potrà contare sin dai prossimi giorni ad un notevole miglioramento dei rapporti con il Partito Democratico. Le primarie che si sono svolte nello scorso fine settimana hanno sancito il trionfo di Fausto Raciti, non ancora trentenne deputato acese, che adesso al ballottaggio se la dovrà vedere con l’uscente Giuseppe Lupo e con l’outsider Antonella Monastra. Ma la partita sempre essere chiusa considerate i risultati del primo turno: Raciti 66,02%, Lupo 22,63% e Monastra 5,7%. Sono rimasti fuori gli indipendenti Giuseppe Lauricella con il 3,5% e Antonio Ferrante con il 2%. Fausto Raciti rappresenta l’unione tra i renziani e coloro che fanno riferimento a a Gianni Cuperlo, dunque assomma a se le due forze maggiori all’interno del Pd. E’ inoltre appoggiato da tutti i big siciliani: da Antonello Cracolici a Mirello Crisafulli, da Davide Faraone a Baldo Gucciardi. Ma, allo stesso tempo, è acese come Giuseppe Cicala, di cui è anche grande amico, quest’ultimo fedelissimo di Crocetta. L’attuale segretario nazionale dei Giovani Democratici e probabile futuro segretario regionale, sarebbe dunque una garanzia politica fortissima per il governatore della Sicilia. Va letta in questo senso la risposta positiva del Governo ai problemi legati alla Finanziaria siciliana con l’approvazione del decreto legge che, dopo l’approvazione dell’Ars di una nuova Finanziaria, potrebbe risolvere tutti i problemi attuali. A questo punto la macchina di governo guidata da Crocetta potrebbe riprendere il suo cammino. Primo appuntamento la norma, già peraltro approvata i commissione, sulla creazione dei liberi consorzi dei comuni e sulla nascita delle città metropolitane. In questo modo si scongiurerebbe definitivamente la possibilità di votare in primavera per il rinnovo delle nove province dell’isola. Un passo alla volta verso il cambiamento?

di Mat. Pubblicato in Cronaca il 07/02/2014 Scarica il pdf