Tumore al seno: quando la fede corre in aiuto della scienza

"Agatarte - Il respiro della libertà" è la mostra che si svolge dal 3 al 20 febbraio nel Palazzo della Cultura di Catania.La manifestazione a scopo benefico, ormai giunta alla sua quarta edizione, è organizzta dall'associazione "Agata donna per le donne Onlus",che si rivolge alle donne operate al seno e trovano riferimento nella Martire che, sorretta dalla fede ha affrontato la tortura dell'asportazione delle mammelle, una condanna che oggi purtroppo si perpetua anche nelle donne colpite da questo male.
"Sono stati compiuti passi in avanti nella diagnosi precoce del tumore al seno - dice Sara Pettinato, medico di Chirurgia Senologica presso l'Ospedale Garibaldi di Catania e presidente dell'ssociazione -. Oggi è possibile guarire con una percentuale del 99,8% in casi di tumore che misurano meno di 0,5 millimetri anche perché adesso lo si può quindi diagnosticare quando ancora esso non è palpabile".
"Il percorso - spiega la dottoressa Pettinato - è andato sempre più affinandosi: nel passato la diagnosi avveniva perché la donna palpatoriamente avvertiva un nodulo, quindi fortunatamente è arrivata la cultura della diagnosi precoce con il supporto di macchine sofisticate come la mammografia digitale, la risonanza magnetica e l'ecocolordoppler. Dal punto di vista chirurgico siamo passati da un tipo di chirurgia altamente demolitivo come la mastectomia praticata vent'anni fa, attraverso cui si asportava il muscolo e i linfonodi, a un tipo di chirurgia conservativa. Quest'ultimo tipo di chirurgia è approdata in Italia nel 2002 e viene regolarmente praticata"
"Gran parte nei buoni risultati- continua la Pettinato - è ottenuta grazie alla diagnosi precoce che consiste in una prevenzione secondaria, non primaria come nel caso di tumore al polmone, per cui non fumando si ha meno possibilità di ammalarsi: nella mammella è difficile effettuare prevenzione primaria in quanto i fattori che inducono un maggior numero di tumori al seno l'anno sono legati al maggior uso di terapia sostitutiva dopo la menopausa, al minor numero di figli, al minore allattamento, alla procreazione in età tardiva e all'obesità. Per questo motivo esorto le donne a controllarsi in salute, effettuando controlli ogni sei mesi".

di Maria Luisa Sisinna. Pubblicato in Cronaca il 04/02/2011 Scarica il pdf