Porto, sviluppo a rischio

Senza il Piano Regolatore futuro incerto

Segnali di distensione tra Consiglio Comunale e Autorità portuale sul Piano Regolatore del Porto di Catania.
Nelle scorse settimane, infatti, sembra essere stata riavviata la discussione per la programmazione urbanistica, bloccata da oltre cinque anni, dopo la bocciatura del Consiglio Comunale per l'eccessiva cementificazione prevista.
Di alcuni giorni fa, invece, la notizia di una lettera, inviata dall'assessore all'urbanistica del Comune di Catania, Luigi Arcidiacono, al presidente dell'Autorità portuale, Santo Castiglione, contenente alcune prescrizioni in materia e alcune aperture nei confronti del piano urbanistico del porto.
Una buona notizia, considerato che al PRP è legato non solo il cosiddetto Water front, ovvero il fronte mare, di cui si discute da tempo, ma l'intero sviluppo economico e commerciale della città, in particolare del centro.
Nonostante rimangano ancora molte le perplessità e vi siano ancora posizioni di distanza tra l'Autorità portuale, rappresentata dal presidente Santo Castiglione, e l'amministrazione comunale, ad esempio in ordine all'ipotesi di allargare la sede stradale di via Dusmet (contestata da Castiglione perché ridurrebbe l'area portuale), sembrano dunque esserci nuovi spiragli di discussione e nei prossimi mesi, forse, il documento potrebbe approdare in Consiglio.
Sebbene quello appena passato sia stato, secondo l'Autorità portuale, "un anno da incorniciare per il porto di Catania, che ha visto crescere, con percentuali molto alte, il traffico di traghetti e merci", a mancare sarebbe infatti, proprio il documento di programmazione urbanistica. Due i nodi da sciogliere: il 'quartierino' alle spalle della sede dell'Autorita' portuale, verso piazza dei Martiri, e l'allargamento della via Cristoforo Colombo.
Una cosa, dunque, sembra essere certa: tutte le opere messe in atto al porto, come il prolungamento del molo foraneo o la realizzazione della darsena traghetti (i cui lavori dovrebbero partire a breve), non potrenno avere seguito senza il nuovo PRP.

di Melania Tanteri. Pubblicato in Cronaca il 14/01/2011 Scarica il pdf