Il fantastico teatro di Gianni Clementi - Articolo - IlMercatinoSicilia.it

Home articoli

Approfondimenti

Attualità

Cronaca

Moda

Politica

Spettacolo

Sport


“Finché vita non ci separi” in scena al Teatro Brancati con la regia di Vanessa Gasbarri e i costumi di Velia Gabrilele

Il fantastico teatro di Gianni Clementi

Antonio Conte e Giorgia Trasselli (foto Pino Le Pera)
Antonio Conte e Giorgia Trasselli (foto Pino Le Pera)

Per quanto strano sembri, l’Italia patria della commedia dell’arte, culla quasi esclusiva del teatro lirico, nazione di navigatori, di santi, pittori, scultori e anche di guitti, incantatori e mestatori d’ogni risma, non è una nazione ricca di drammaturghi di livello internazionale. Se si eccettua Goldoni, Pirandello, Eduardo De Filippo e, solo più recentemente e in minor misura, Dario Fo; tutti gli altri scrittori di teatro, fra i quali annoveriamo letterati di altissima levatura (uno per tutti: D’Annunzio!) sono rimasti in qualche modo confinati dentro i limiti di una fruizione e di un successo squisitamente nazionale. L’inizio del millennio pare ci abbia regalato un autore capace di elevarsi alle platee internazionali: ci riferiamo a Gianni Clementi, il più rappresentato in Italia tra gli autori contemporanei, sicché di recente a Roma c’erano tre sue opere messe in scena alla stessa ora in tre teatri diversi! Oltre alla perizia dialettica, alla “facondia” drammaturgica e alla fantasia davvero inesauribile, Clementi unisce una universalità di temi e sentimenti che rendono le sue numerose opere così tanto richieste di rappresentazione, da indurre lo stesso artista ad affermare: “da qualche anno riesco a vivere di diritti teatrali”.
Un contributo non indifferente al successo del “fenomeno” Clementi lo ha dato in questi anni la città di Catania e per essa il Teatro Brancati che ha già ospitato l’anno scorso “Il cappello di carta” e proprio in questi giorni ospita la piéce “Finchè vita non ci separi” per la regia di Vanessa Gasbarri, scene e costumi di Velia Gabrilele.
La commedia è ambientata all’alba in casa del maresciallo in pensione Cosimo Mezzanotte (Antonio Conte), che si prepara alle nozze del figlio Giuseppe (Nicola Padano), paracadutista dei carabinieri appena rientrato da una missione in Afghanistan. La moglie, signora Alba (Giorgia Trasselli) è contraria ma abbozza e spera nel ripensamento finale, ma l’arrivo del commilitone Mattia (Alessandro Salvatori) e della parrucchiera Miriam (Claudia Ferri) mettono un po’ di sale a tutta la storia. Eloquio e situazioni divertenti, costruite sul carattere stereotipato dei personaggi, si susseguono fino al momento in cui tutto sembra pronto, ma qualcosa rompe il perfetto equilibrio di finzioni e maschere costruito in famiglia, innescando un'intricata situazione di equivoci e comicità. Ad essere messo in scena è un intreccio di realtà fatta di ipocrisia e perbenismo, segno di una società conservatrice, incapace di adattarsi alla modernità e dell’aspirazione al sogno di una vita corrispondente al desiderio che ha di se stessa. Assistiti da una regia sobria, snella, puntuale, precisa, gli attori e le attrici hanno dato prova di una bravura, ciascuno nei propri ruoli, inappuntabile. Mai una sbavatura, un “sopra le righe”, una pausa di troppo, convincenti nel riso quanto nel pianto. Una prova di corale professionalità, senza contorsionismi semantici e trappole di senso che ha riportato l’uditorio ai tempi in cui il teatro era soprattutto perfezione stilistica. Lo spettatore troverà anche che la complessione di ciascun attore, trucco a parte, si confà al personaggio interpretato: dagli atletici militari Nicola Paduano e Alessandro Salvatori al peperoncino sapiente dell’hair stylist Claudia Ferri; dalla strategica pazienza di Antonio Conte alla invadente, necessaria prevaricazione di Giorgia Trasselli conosciuta dal grande pubblico per essere stata per quindici anni la governante degli indimenticabili Sandra e Raimondo nella sit-com di Canale 5 e che ha dato prova, ancora una volta, di essere una straordinaria attrice capace di coloriture interpretative amplissime.

di Matteo Licari. Pubblicato in Spettacolo il 02/05/2014 Scarica il pdf


Il gruppo musicale “Music for airports”

Se è elettronica sono i Music for airports

Ironica, talentuosa e preparata. La band romana sigla l’appuntamento del giovedì al Glamour Cafè

di Marco Salanitri. Pubblicato in Spettacolo il 25/04/2014 Scarica il pdf


Foemina ridens - Guia Jelo e Miko Magistro durante una scena

Guia Jelo e Miko Magistro diretti da Giovanni Anfuso per celebrare i 30anni dalla scomparsa

Amore, dignità, povertà e orgoglio: Foemina Ridens di Giuseppe Fava

Pubblicato in Spettacolo il 25/04/2014 Scarica il pdf


Un premio alla memoria di Carmelo Pitrolino

Pubblicato in Spettacolo il 25/04/2014 Scarica il pdf


“Dentro due valigie rosse”

Pubblicato in Spettacolo il 25/04/2014 Scarica il pdf


Catania Bike Festival al Parco Gioeni

Pubblicato in Spettacolo il 25/04/2014 Scarica il pdf


“International Jazz Day” a Randazzo

Pubblicato in Spettacolo il 25/04/2014 Scarica il pdf


I Malarditi durante l’esibizione alla Chiave che li ha visti vincitori dell’Indie Concept

Alla Chiave il sestetto palermitano incanta pubblico e organizzazione con una buona dose di carisma e originalità

I Malarditi vincono l’Indie Concept

di Marco Salanitri. Pubblicato in Spettacolo il 25/04/2014 Scarica il pdf


Lo sbarco in Sicilia

La mostra fotografica rimarrà aperta fino al 2 giugno 2014

di Carmelo Santangelo. Pubblicato in Spettacolo il 25/04/2014 Scarica il pdf


Irene Sapienza

Il “Nuovo Carrozzone” sigla un altro successo con la commedia di Jacobello e la regia di Antonio Stivala

“Casa campagna” con risate

di Gino Fazzio. Pubblicato in Spettacolo il 25/04/2014 Scarica il pdf


Angela Finocchiaro (foto di Masiar Pasquali)

L’amara ironia da Open Day con Angela Finocchiaro

Al Metropolitan la coppia con Bruno Stori fa una fotografia impietosa sui nostri tempi e i sui rapporti tra genitori e figli

di @MonicAdorno. Pubblicato in Spettacolo il 18/04/2014 Scarica il pdf



Cerca tra gli articoli