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Se è elettronica sono i Music for airports
Ironica, talentuosa e preparata. La band romana sigla l’appuntamento del giovedì al Glamour Cafè
Il gruppo musicale “Music for airports”
A Catania ogni giovedì, se per caso non sapeste cosa fare e vi va di passare una serata all'insegna della buona musica, magari sorseggiando una birra o un bicchiere di vino, al Glamour Cafè c'è l'appuntamento fisso con la rassegna “Day Off”.
Giovedì 17 aprile, per il penultimo appuntamento previsto per questa stagione, sono stati protagonisti i Music for airports, quattro ragazzi, armati di chitarre e sintetizzatori, giunti direttamente dalla Capitale.
Sono sulla scena ormai dal 2008 e nel corso degli anni il loro sound ha subito via via un'evoluzione, partendo da sonorità di matrice post-rock miste a un’elettronica rarefatta e d'atmosfera - come nel loro ep d'esordio “Much More” - che trovano un nuovo e più solido equilibrio nel successivo lp “Another Sunday on Saturn” del 2010. Fino ad arrivare all'ultima recente fatica, l'ep “EYHO”, in cui continua il riuscito connubio tra rock e sonorità electro, facendosi decisamente più maturo e raffinato.
Anche dal vivo i ragazzi confermano pienamente le loro capacità, offrendo uno show intenso e accattivante.
A partire dalla voce di Lorenzo Lupi, calda ed avvolgente, che richiama a tratti certe cadenze tipiche di Brian Molko dei Placebo. Una particolarità della band è la capacità di alternare momenti molto raccolti e minimali a improvvise esplosioni elettriche in una sorta di continuo agrodolce sonoro.
L'elettronica fa da sfondo in quasi tutti i pezzi, entrando massicciamente in scena in pezzi più recenti come “Eat your heart out” o “I've just killed Thom Yorke”.
A proposito di quest'ultimo in particolare viene da chiedersi come mai ce l'abbiano tanto col leader dei Radioead al punto da immaginarne l'omicidio, ma come ci spiega lo stesso Massimo Pastori, bassista della band, “chiaramente noi amiamo tutti Thom Yorke e subiamo l'influenza della sua musica. La nostra era giusto una trovata ironica per testimoniare il nostro debito verso di lui”.
Ironici, talentuosi e preparati, ai Music for airports non manca nessun ingrediente per un futuro successo garantito.
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