Nel capoluogo aretuseo i grillini si alleano per la prima volta. Grandi intese per battere la “antipolitica”

Ballottaggi a Messina, Ragusa e Siracusa

Felice Calabro

Dei quattro capoluoghi siciliani in cui si è votato per l'elezione del sindaco, solo a Catania Enzo Bianco si è imposto al primo turno. A Messina, Siracusa e Ragusa si è dovrà ricorrere al ballottaggio. Nella Città dello Stretto la vittoria è sfuggita al candidato del Centrosinistra, Felice Calabrò, per poche decine di voti, 59 per l'esattezza, (41.453 mentre ne occorrevano 41.512) e con una percentuale del 49,93%. Lo sfiderà il pacifista, ambientalista e leader dei “No-Ponte” Renato Accorinti che è giunto secondo con 19.939 preferenze, pari al 24,02%. Al secondo turno Calabrò potrà contare sull’appoggio del centrodestra.
A Ragusa sono giunti al ballottaggio il candidato del Megafono, sostenuto anche da Pd e Udc, Giovanni Cosentini, contro quello del Movimento 5 Stelle, Federico Piccitto. Al ballottaggio a sostenere Cosentini sarà una coalizione di “grandi intese”, sul modello della maggioranza che in sede nazionale sostiene il Governo Letta, poiché anche qui è stato raggiunto l’accordo con il Pdl. La grande novità, però, è che anche Piccitto ha accettato di apparentarsi con due liste civiche una delle quali fa riferimento a Sel e Idv. È in assoluto la prima volta che accade non solo in Sicilia ma in tutta Italia
A Siracusa lo scontro finale è tra Giancarlo Garozzo, renziano sostenuto dal centrosinistra, e Ezechia Reale del Pdl. La situazione sembra normale se non fosse che i sostenitori di Santy Bandiera, uomo vicino a Stefania Prestigiacomo, con in testa Pippo Gianni non avessero apertamente dichiarato il loro appoggio a Garozzo.