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Un altro suicidio per l’applicazione troppo severa della legge

«Contro lo Stato non si può lottare»


“Cum granum salis” è una frase latina che significa più o meno “Secondo il buon senso, con discernimento: prendere, interpretare, giudicare qualcosa con buon senso”. Buon senso che purtroppo spesso, troppo spesso, manca nei funzionari che devono applicare la legge che, spesso viene applicata con una rigidità che la legge stessa non prevede. Non è inusuale che, ad esempio, quando un vigile di qualsiasi città deve elevare una contravvenzione sceglie la soluzione più “pesante”, il finanziere di qualsiasi tenenza che non trova lo scontrino di 1 euro e ne fa 1.000 di multa, il solerte dipendente dell’Agenzia delle Entrare pronto ad inviare subito una lettera a chi acquista un casa o una macchina dicendo più o meno “Guarda che ti teniamo d’occhio”, e magari qualcuno si intimidisce e non compra più né appartamenti né auto. Ma questa è l’Italia. Quella peggiore. Quella che irrompe in una panetteria a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, e perché trova la moglie non contrattualizzata che aiuta il marito e subito prepara una sanzione di 2.000 euro da pagare entro pochi giorni. Pena: la chiusura.
Eduardo De Falco, si chiamava così il panettiere, non ce l’ha fatta. Probabilmente già stressato dalle tanti difficoltà è crollato, non ha retto. «Contro lo Stato non si può combattere» ha detto di recente qualcuno. Eduardo, Eddy per gli amici, a 38 anni non ha visto altre soluzioni che quella di togliersi la vita impiccandosi e lasciando soli una moglie, una ragazza di 14 e due gemellini di 5. Possibile che l’ispettore del lavoro che ha preso il provvedimento non avesse alcuna altra scelta? E poi le regole sono regole per tutti. Lo Stato e i suoi dipendenti possono sbagliare, ritardare, dimenticare, maltrattare e non succede nulla; quando lo fa un suddito… cioè un cittadino ecco che arrivano multe, sanzioni, more, interessi, persecuzioni, sequestri, pignoramenti. Sono in tanti che dovrebbero andare a casa di questi “solerti e preparati” funzionari dello Stato. Ma ci facciamo anche una domanda. Se tu Stato mi fai una multa e mi impedisci di lavorare chiudendomi il locale, io come dovrei guadagnarmi i soldi per poterti pagare?
Un altro esempio che potremmo fare è quello del prelievo del 20% sui bonifici provenienti dall’estero. Istituito dal 1° febbraio, noto alla stampa dal 18, era già abolito il 21. Una norma probabilmente illegale in virtù delle norme europee sulla libera circolazione dei capitali e soprattutto incoerente con i principi dell'area Sepa e anche inutile poiché l'Italia già monitora le somme in entrata per via elettronica e ha già diversi trattati che rendono tale monitoraggio molto più semplice da eseguire, e che prevede uno scambio automatico delle informazioni con altri Paesi. Eppure il dottore Attilio Befera, presidente dell’Agenzia delle Entrate, ha emanato una bella direttiva in proposito non conoscendo o dimenticando tutto ciò. Quali sanzioni gli si dovranno applicare per un simile errore, per di più fatto da una persona che guadagna oltre 600 mila euro l’anno?

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