La collezione primavera estate ci ha riportato nella "Disco"

Lo stile clubbing trionfa nella moda

Abito di Versace

Gli stilisti di moda sono sempre stati un po' nostalgici. Nel disegnare le loro collezioni hanno sempre gettato lo sguardo indietro cercando nel passato indicazioni e gli spunti creativi per dar vita alle loro nuove collezioni.
Così anche per la moda dell'estate 2012 non è difficile scovare indizi che ci riportano indietro negli anni.
Il tal senso guardando le collezioni primavera-estate 2012 di John Richmond, Blumarine, Ralph Lauren, Dsquared, Versace, Roberto Cavalli e Krizia i nostri pensieri ci riportano immediatamente all'epoca d'oro della musica Disco.
Anni per intenderci, in cui imperversavano tormentoni cinematografici come "La febbre del sabato sera" con un John Travolta in forma smagliante.
Anni in cui imperversavano locali mitici come il celebre Studio 54 di New York.
Erano gli anni in cui la gente amava divertirsi; anni in cui si faceva a meno dei propri freni inibitori e ci si dedicava al divertimento sfrenato.
Erano gli anni di Gloria Gaynor, Donna Summer, KC and The Sunshine Band, dei Village people.
Molte cronache dell'epoca raccontano di una New York che viveva di notte, che si lasciava a andare ad ogni tipo di eccesso.
In quegli anni non c'era ancora lo spettro dello spread che condiziona le nostre giornate. Erano anni spensierati, erano gli albori degli anni Ottanta: l'epoca del benessere diffuso; dell'edonismo.
Quei formidabili anni sono stati recentemente raccontati in un vasto articolo su Vanity Fair intitolato "Bolgie Night", scritto dalla giornalista Lisa Robinson.
La giornalista americana con dovizia di particolari e senza particolari censura racconta quello che è successo in quegli anni.
Erano anni in cui chiunque poteva essere una star come cantava Sly Stone "Everybody is a star". Bastavano un boa di struzzo e uno short di paillettes.
Proprio da quegli anni arrivano le collezioni più trendy dell'estate 2012 come quella, ad esempio, proposta da Roberto Cavalli. Collezione che strizzano l'occhio al clubbing e regalano a chi le indossa alcuni momenti di celebrità.
Abiti, talvolta, dal sapore kitsch che permettono di sognare e di fantasticare. Del resto cos'è la moda se non una grande illusione?

di Patrick Battipaglia. Pubblicato in Moda il 31/08/2012 Scarica il pdf