La norma è contenuta nel decreto “Destinazione Italia” di dicembre 2013

Sinistri: stop ai testimoni di comodo

Nuove norme sulle assicurazioni sono contenute nell’articolo 8 del decreto n. 145 del 23 dicembre 2013, “Destinazione Italia”, che modifica sia il Codice delle assicurazioni private (Cap) sia il Codice Civile. Tra queste lo stop ai testimoni di comodo che spuntano a distanza di tempo: saranno ammesse solo le testimonianze delle persone elencate nella denuncia di sinistro e nella richiesta di risarcimento, salvo il caso in cui risulti comprovata l’obiettiva impossibilità dell’identificazione tempestiva dei testimoni. La loro presenza «deve risultare dalla denuncia di sinistro prevista dall'articolo 143, nonché dalla richiesta di risarcimento presentata all'impresa di assicurazione ai sensi degli articoli 148 e 149». In questo modo l’obbligo di indicare i nomi dei testimoni raddoppia poiché devono essere scritti sia nel modulo Cid sia nella richiesta di risarcimento danni. Gli unici testimoni non indicati nella denuncia potranno essere quelli segnalati dalle Forze dell'Ordine che hanno rilevato l'incidente.
I giudici, accedendo alla “banca dati testimoni” istituita presso l’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), dovranno verificare l’eventuale ricorrenza di medesimi testimoni in altre cause nel settore dell’infortunistica stradale: se risulterà che una persona ha testimoniato in più di tre cause negli ultimi cinque anni, il caso dovrà essere segnalato alla Procura della Repubblica. Ovviamente la disposizione non si applica per le deposizioni rese da pubblici ufficiali.