Colpiti dal virus già più di un milione di italiani dai tre “ceppi americani” chiamati California, Victoria e Massachusetts

Influenza, arriva il “picco”

Il picco di epidemia influenzale è ormai arrivato. Secondo le stime della Società italiana di medicina generale fino alle terza settimana del mese di gennaio sono 1.346.400 gli italiani colpiti dall’influenza e 2.917.200 da sindromi respiratorie acute. Purtroppo l’influenza è uno delle cose che non mancano ogni inverno. Secondo uno studio del Dipartimento di sanità pubblica dell'Università di Milano sono tre i ceppi che si mescolano in questa ondata influenzale 2013-2014: il ceppo A H1N1 California, il ceppo A H3N2 Victoria e il ceppo B Massachusetts. Soltanto questo terzo è relativamente nuovo, quindi è possibile che molte persone che hanno contratto il virus negli anni scorsi mantengano una memoria biologica e ne siano immuni.
I sintomi dell'influenza sono essenzialmente tre e si presentano sempre insieme: febbre abbastanza elevata e improvvisa (spesso supera i 38 gradi); tosse, raffreddore e mal di gola; dolori muscolari o articolari, mal di testa e senso continuo di spossatezza. L'influenza è un'infezione di carattere virale, quindi, tranne in casi eccezionali, non può essere combattuta con farmaci curativi, ma soltanto con farmaci sintomatici. In poche parole per sconfiggere l'influenza bastano alcuni accorgimenti di carattere generale: assoluto riposo e ambienti caldi e riparati; se la febbre sale oltre i 38 gradi bisogna prendere un farmaco antipiretico, il solito paracetamolo, se i dolori fossero troppo forti si può anche prendere un farmaco antinfiammatorio. L’influenza dura di solito 3/4 giorni ma se dovesse continuare diventa necessario l’intervento del medico.
Per alleviare il fastidio connesso alla congestione nasale si può poi ricorrere ai suffimigi, portando a ebollizione l'acqua, spegnendola alle prime bolle e aggiungendovi gocce di oli essenziali come quello d'eucalipto per poi, coperti da asciugamano, avvicinare il capo al contenitore.
Bisogna fare attenzione particolare ai bambini piccoli (molto colpiti quest’anno), le donne in stato di gravidanza e gli anziani; a rischio particolare, ovviamente, i malati cronici.