L’angolo della Guardia Costiera

L’attività nella Sicilia orientale nell’anno 2012

È stato presentato nei giorni scorsi il bilancio dell'attività, svolta nell'anno 2012, dai militari della Guardia Costiera nella Sicilia orientale (in servizio nelle Capitanerie di Porto di Milazzo, Messina, Catania, Augusta, Siracusa e Pozzallo, nonché negli Uffici Circondariali Marittimi di Sant'Agata di Militello, Lipari e Riposto).
Per quanto riguarda il principale compito istituzionale, che è quello della "ricerca e soccorso" in mare a tutela e salvaguardia della vita umana, gli interventi sono stati complessivamente 328, a favore di 1.417 persone e di 198 unità. Rilevante l'attività di controllo lungo la filiera commerciale dei prodotti ittici, a tutela della salute dei consumatori ed a protezione delle risorse ittiche. In questo campo, durante il 2012, sono stati effettuati ben 14.473 controlli, che hanno dato luogo a 363 sanzioni amministrative ed a 54 notizie di reato inoltrate all'Autorità Giudiziaria. Il prodotto ittico sequestrato ha sfiorato i 20.000 chilogrammi, mentre gli attrezzi da pesca illegali sottoposti sequestro sono stati 331 (oltre 9 mila metri la lunghezza delle reti sequestrate).
Soltanto nel periodo compreso tra il 10 ed il 15 dicembre e tra il 17 ed il 22 dicembre del trascorso 2012, periodi di esecuzione dell'operazione "MEKONG", organizzata dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto e coordinata a livello locale dalla Direzione Marittima della Sicilia orientale - sono stati effettuati 483 controlli, elevate 57 sanzioni amministrative e redatte 12 notizie di reato. L'operazione ha portato anche al sequestro di circa 300 chilogrammi di prodotti ittici, pescati, detenuti o commercializzati in violazione delle normative nazionali e comunitarie, oltre a 33 attrezzi da pesca illegali di vario genere ed a 920 metri di reti.
Altrettanto rilevante l'attività di polizia marittima a tutela dell'ambiente marino ed a protezione della fascia costiera. Ai quasi 55 mila controlli effettuati a terra ed in mare ed alle oltre 55 mila miglia nautiche percorse dai mezzi navali, sono corrisposte ben 2.246 sanzioni amministrative e 271 notizie di reato. Le persone arrestate nell'ambito di diverse operazioni sono state 10, mentre quelle complessiavamente deferite all'Autorità Giudiziaria sono state 179. Per quanto riguarda la particolare e delicata materia della Sicurezza della Navigazione e dell'attività di "Port State Control", finalizzata al controllo degli standards di sicurezza del naviglio mercantile, gli Ispettori della Guardia Costiera della Sicilia orientale hanno ispezionato 140 navi, sottoponendone a "fermo" ben 10 (per complessivi 130 giorni di fermo) che non rispondevano ai requisiti prescritti dalla normativa internazionale.
L’Ammiraglio Domenico De Michele, Direttore Marittimo della Sicilia orientale, ha commentato positivamente i dati registrati che testimoniano come «nonostante i significativi tagli che hanno interessato anche l'Amministrazione Marittima, tutti i servizi e le attività d'istituto sono state regolarmente garantite. Dato, quest'ultimo, che conferma lo spirito di sacrificio e l'estrema professionalità di tutto il personale militare e civile in servizio nei Comandi della giurisdizione».
Sul fronte dell'attività di comunicazione e di informazione istituzionale (alla quale ha concorso anche il nostro settimanale con la rubrica "Mare Sicuro", n.d.r.), il Capitano di Fregata Roberto D'Arrigo, Capo Ufficio Relazioni Esterne della Direzione Marittima etnea, ha sottolineato «l'apporto fondamentale ed insostituibile degli organi di informazione, soprattutto per quanto riguarda l'operazione "Mare Sicuro", che hanno contribuito nel corso dell'intero anno a diffondere, in maniera chiara e tempestiva, quelle informazioni utili a bagnanti e diportisti, incrementando notevolmente la sicurezza in mare e sulle spiagge».