La squadra non riesce a trovare la famosa “quadratura del cerchio”

Catania cerca un miracolo

L’arrivo di De Canio non migliora le prestazioni

Pablo Barrientos

Così non va. Il Catania non riesce a trovare la famosa “quadratura del cerchio” e la luce in fondo al tunnel appare ancora lontana. La classifica ora preoccupa tifosi e addetti ai lavori e di certo nessuno si aspettava di vedere questo Catania nella zona rossa della classifica. La tenuta atletica non è delle migliori e la sfortuna sta facendo il resto. L’organico non è mai stato al completo in queste prime giornate e prima di poter pensare ad una probabile formazione è necessario fare i conti con l’infermeria: sempre affollata. C’è poi anche un problema, evidente, di condizione fisica precaria.
La squadra ha le qualità per tirarsi fuori da questa situazione, a patto che si rimanga compatti e non si perda la testa: condizione fondamentale per rivedere il Catania di una volta, quello che impensieriva tutti gli avversari e che spaventava anche le grandi. Sulla bontà dell'organico non si discute, ma il prossimo avversario si chiama Napoli (in anticipo al San Paolo, sabato alle 20.45). Tuttavia il calcio è strano e a volte da queste partite si riescono a trovare le giuste motivazioni per cambiar rotta. Il Catania è consapevole di poter fare risultato, ma bisogna rimanere uniti e ritrovare il “gruppo”. Ci si aspetta qualcosa di più dai senatori, quelli che lo scorso anno, sono stati in grado di fare la differenza, ma forse per poter giudicare l'intera squadra bisognerebbe ritrovare oltre che la giusta condizione fisica anche la via del gol. Il Catania segna poco, ma quello che preoccupa è che gli attaccanti non riescano a fare goal. Adesso che anche il capocannoniere degli etnei in questa prima fase di stagione, l'argentino Pablo Barrientos (tre gol per lui fino ad oggi) è fermo per un grave infortunio alla schiena (almeno 40 giorni di stop), la preoccupazione è destinata ad aumentare. Manca la sua inventiva perché uno come lui può sempre stravolgere, l’esito della gara.
“Barrientos è una grave perdita per il Catania - ha evidenziato l'allenatore De Canio - mi fa rabbia non averlo a disposizione. Non mi dispero io, non disperatevi nemmeno voi. Con questo spirito il Catania riuscirà a venir fuori dalle difficoltà”.
Servono risposte immediate: il tecnico ha la consapevolezza che il momento è difficile, ma la squadra ha preso coscienza di ciò e pian piano sta cambiando mentalità, ma serve ritrovare la miglior condizione. De Canio deve lavorare molto sulla manovra, ma anche sulla testa dei giocatori e sulla coralità.
«Non c’è un solo problema, ma diversi altrimenti non avrebbero chiamato me - ha sottolineato il tecnico Gigi De Canio -. Le difficoltà sono generali. Quando in settimana non ci si può allenare bene in campo, alla domenica, non si può essere aggressivi per tutta la gara. Bisogna esser nella miglior condizione fisica e psicologica. Non sono contento, ma soddisfatto perché le parole che ho detto ai ragazzi al mio arrivo sono state recepite e hanno avuto presa. Hanno capito che dobbiamo cambiar mentalità».
Ricapitolando, tanti infortuni e cattiva condizione atletica non hanno permesso di trovare la giusta via al Catania e la classifica piange..

di Antonietta Licciardello. Pubblicato in Sport il 01/11/2013 Scarica il pdf