Rossazzurri sconfitti dalla Fiorentina.

Riscatto a Palermo Cade la Primavera

Pulvirenti crede nel gruppo: «Reagiremo»

Bruno Petkovic

Una sconfitta che fa male, la seconda consecutiva, che proietta la Primavera del Catania al derby con il Palermo (in programma domani in trasferta) con qualche nodo di troppo da sciogliere. La prestazione di sabato scorso contro la Fiorentina, che è riuscita a vincere a Torre del Grifo (4-2), è stata sotto tono rispetto alle prove di carattere e sul piano tecnico alle quali eravamo abituati ad assistere. I rossazzurri hanno sofferto la qualità a centrocampo, la determinazione dei viola sul piano caratteriale che li ha portati, in dieci uomini per oltre un’ora, a non mollare mai la presa e a dilagare nella ripresa. L’autorete, certo, di Calbaceta ha tagliato le gambe al Catania che in quel momento della partita (correva il secondo minuto della ripresa, e la partita era sull’1-1) stava provando a riorganizzarsi e a portare a casa la vittoria. In questa fase comunque non servono i processi. La Primavera non è la squadra che lo scorso anno seppe chiudere al primo posto e qualificarsi per la prima volta nella storia alla Final Eight che ha assegnato lo scudetto. Non ci sono Barisic, ora al Milan (peraltro in gol contro il Verona), Aveni, Messina, Franchina, Diop e Maran. Sono rimasti invece Caruso e Brugaletta a dare manforte agli ex Allievi che stanno brillando in queste prime uscite (in rete Di Grazia ben due volte). E Petkovic, che si allena con la prima squadra, deve calarsi nella realtà del campionato, viste le sue doti. “Dopo il primo gol - ammette il tecnico rossazzurro Pulvirenti - della Fiorentina abbiamo cercato di recuperare e siamo riusciti a creare qualcosa in più, meritando il pareggio. Nella ripresa, la rete subita in apertura ci ha tolto energia ma ci vuole un atteggiamento diverso, meno lezioso: tutti i gol al passivo, oggi, sono nati da nostre disattenzioni o palle perse. Ho detto ai ragazzi che l'uomo vero è quello che cade ma mantiene la forza per potersi rialzare".
Le parole di Pulvirenti suonano la carica. Domani contro il Palermo il Catania dovrà interrompere la serie negativa di due battute d’arresto e provare a bissare la vittoria dell’anno scorso. Le condizioni per spuntarla ci sono tutte anche se il Palermo, di questi tempi, è un rivale davvero temibile.

di Nunzio Currenti. Pubblicato in Sport il 27/09/2013 Scarica il pdf