IN ESCLUSIVA - Intervista al vice capitano dei rossazzurri

Marchese saluta Catania

Dalla prossima stagione giocherà a Genova

Da sinistra a destra Marco aloisi sindaco di fiumefreddo; il calciatore giovanni marchese e roberto gueli presidente regionale USSI

Grazie Catania non ti dimenticherò mai». Con queste parole che hanno un sapore malinconico e romantico allo stesso tempo, Giovanni Marchese, vice capitano del Calcio Catania ha fatto intendere tra le righe che quella appena conclusa è stata per lui l’ultima stagione in rossoazzurro.
Ospite a Fiumefreddo della manifestazione organizzata dalla stampa sportiva siciliana, la 53° edizione dei Premi Ussi Sicilia, Giovanni Marchese si è confessato a 360 gradi.
«Per me è una grande soddisfazione aver ricevuto il premio alla fine di questa stagione - dichiara - Ricevere un premio così importante fa molto piacere, ma sono ancora più contento perché viene alla fine di un percorso col Catania per me molto importante, caratterizzato da una crescita costante».
Al difensore di Delia è andato il prestigioso premio Candido Cannavò per il «grande lavoro fatto in maglia rossoazzurra e per la sua costante dedizione: elementi fondamentali per sconfiggere la diffidenza».
Nessuna confessione ufficiale, non avrebbe potuto. Il suo contratto col Catania scade il prossimo 30 giugno e fino a quella data Marchese sarà un giocatore rossoazzurro. In compenso tanti sorrisi, qualche occhio lucido e tanta commozione strozzata in gola che hanno fatto intendere quello che in realtà si sa già da tempo: il prossimo anno il difensore giocherà lontano da Catania. Genova è la meta, sponda rossoblù, i colori cambieranno poco rispetto a quelli rossoazzurri di oggi indosserà infatti il rosso e il blu.
Marchese prima ha fatto spallucce ed a precisa domanda sul duo futuro ha solo detto: «Siete certi che il prossimo anno io non giocherò qui?», poi però si è tradito e ha raccontato la sua avventura con gli etnei come se parlasse già di un passato lontano.
Il difensore di Delia ha ripercorso tutte le sue stagioni con il Catania e ha ricordato anche i momenti più emozionanti: « In assoluto la promozione in sere A è stato per me il momento più bello - dice - seguito da quello in cui abbiamo ottenuto il record di punti. Non dimenticherò mai, infatti, la festa di Catania nel 2006, quando siamo riusciti a conquistare la massima serie. È stato l’unico momento in cui ho pianto su un campo da calcio».
Il futuro è lontano da Catania, anche se il cuore resterà qui.
«Non c'è nessun sentimento di rivalsa in me - dichiara - sono sempre andato avanti per la mia strada, cercando di fare il meglio possibile ed ovunque andrò sarà così. Se sono arrivato dove sono è anche grazie al Catania, che mi ha dato la possibilità di dimostrare il mio valore. Andare via? È presto per parlarne, questa situazione mi fa un effetto un po' strano, io sono siciliano e dopo quattro anni un po' di amarezza rimane sempre. Sul mio futuro è già stato detto troppo, sui giornali c'è stato qualcuno che ha parlato anche per me. Però la vita è questa, il gioco del calcio è questo e bisogna andare avanti. Sono molto legato a questa città e a questa maglia, Catania ce l'ho nel cuore».
Un ultimo messaggio va ai tifosi: «li ringrazierò sempre, mi hanno trasmesso tutto il loro calore. Un grazie anche ai miei compagni, siamo stati un gruppo meraviglioso».

di Antonietta Licciardello. Pubblicato in Sport il 07/06/2013 Scarica il pdf