A Catania ricompare lo “Zampino” di Franco Battiato e la musica diventa grande

In viaggio nella filosofia zen con le note di Juri Camisasca

Juri Camisasca in concerto al Metropolitan

Dopo anni di assenza dalla scena catanese Franco Battiato torna finalmente a metterci lo zampino. Porta infatti la sua firma, in qualità di direttore artistico, la rassegna intitolata “La natura della mente”, avviatasi proprio in questi giorni con una serie di eventi che ci terranno compagnia fino a mercoledì 28 maggio. A dare inizio alla kermesse, domenica 25 al Teatro Sangiorgi, un ospite d'eccezione nonché amico di lungo corso del Maestro: Juri Camisasca. Eclettico e sperimentale musicista, cantautore e compositore, partito dal prog rock e successivamente approdato a sonorità più rarefatte ed eteree.
Conosciuto dal grande pubblico per il sodalizio di lungo corso con Battiato e per le collaborazioni con Alice e Giuni Russo. Noto alle cronache per la sua proverbiale parsimonia compositiva, appena quattro dischi in quattro decadi, così come per la sua riluttanza alle apparizioni pubbliche, naturale conseguenza del ritiro in clausura monastica prima e in una sorta di eremitaggio alle pendici dell'Etna poi, tutt'ora in corso.
Lo show di domenica scorsa, a ingresso libero, è dunque annoverabile come un evento del tutto eccezionale, che i fedelissimi estimatori non si sono certo lasciati sfuggire, facendo registrare il tutto esaurito in poco più di mezz'ora. Quasi superfluo dire che quello di Camisasca è molto più che un semplice concerto: è un viaggio tra mistica, ascetismo e filosofia zen, alla ricerca del sé più intimo smarrito nel quotidiano clangore metropolitano. Il poliedrico cantautore ripropone al pubblico vecchi cavalli di battaglia (“Il Carmelo di Echt”, “Nomadi”), resi celebri dalle interpretazioni di Battiato e Giuni Russo, o pezzi storici, ripescati dal repertorio degli anni 70, come l'intensa “John”, “Nuvole bianche” e “Himalaya”.
Il tutto rivisitato in una nuova veste soffusa e spirituale, valorizzata dall'ottimo contributo di Alessandro Giurato (programmazione elettronica e synth) e di Erika Lo Giudice (piano). Due ore abbondanti di show per un Camisasca senza riserve che elargisce al pubblico catanese un'indimenticabile performance.

di Marco Salanitri. Pubblicato in Spettacolo il 06/06/2014 Scarica il pdf