The Brass Group – La Cartiera continua la sua attività tra mille difficoltà

Il jazz catanese non vuol morire

Stefano Bollani, Renato Lombardo ed Enrico Rava

Le associazioni per la musica jazz The Brass Group della Sicilia orientale e del Brass Jazz Club - La Cartiera, che dal 2010 è la location ufficiale, non demordono dalla loro attività. I sodalizi coordinati e diretti da Renato Lombardo vivono un momento di particolare difficoltà a causa della continua decurtazione delle provvidenze regionali che nel passato hanno consentito la realizzazione di memorabili eventi artistici e la promozione di nuove realtà nel circuito creato fra Catania, Messina, Siracusa ed Acireale e che ora ne minacciano addirittura la chiusura.
Il trombettista Enrico Rava e il pianista Stefano Bollani sono i testimonial d’eccezione delle due associazioni e hanno partecipato ad una conferenza stampa, nel corso della quale il direttore artistico Lombardo - dopo aver raccontato la gloriosa storia trentennale e le vicissitudini burocratico-amministrative – ha parlato degli stimolanti eventi che vedono i due grandi artisti fra artefici principali di un auspicabile superamento delle difficoltà. Dopo i due concerti di venerdì e sabato che hanno visto in scena Enrico Rava con i catanesi dell’Urban Trio, Stefano Bollani, domani, sabato 15 febbraio, sarà protagonista di una serata nella quale “racconterà il suo jazz”, quindi, il 6 marzo terrà un seminario sul jazz per musicisti e uditori, che si concluderà nella serata con una “Jazz Jam Session” pubblica.
Nei concerti dello scorso fine settimana, quasi a sottolineare la volontà di mantenere in vita una proposta di enorme spessore artistico e culturale, il Brass Jazz Club di via del Mutilato ha offerto un evento magico. Il concerto del gigantesco Enrico Rava accompagnato dai valenti musicisti dell’Urban Trio - Seby Burgio al piano, Alberto Fidone al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria, ospite il giovane sassofonista Giuseppe Asero -, alla qualità delle proprie architetture sonore, ha aggiunto due momenti fuori programma che hanno fatto volare l’appuntamento verso livelli altissimi, quando Stefano Bollani si è seduto alla tastiera del pianoforte per una serie di gustose improvvisazioni, e, nella seconda parte, quando è salito sulla pedana Marco Panascia - appena arrivato da New York, dove ha deciso di trasferirsi alcuni anni fa, dalla natìa Catania, per imporsi come uno dei contrabbassisti più apprezzati e bravi del mondo – ha dialogato in maniera assai convincente con la tromba di Rava. E il pubblico ha assistito a un concerto davvero memorabile, raccogliendo, fra l’altro, l’invito di Renato Lombardo a fornirsi di “membership Brass card”, vale a dire la carta ricaricabile che vuole essere uno strumento attraverso il quale si dà un contributo a sostenere l’attività del sodalizio e, insieme, alla rivalutazione del centro storico e della sua movida culturale.