Febbre da palcoscenico: la prima esperienza sul palco di un teatro di… Liliana Scalia

"Mi ricordo un gran mal di pancia?"

"Mi ricordo un gran mal di pancia e l'odore acre del palcoscenico, poi qualcuno mi spinse per entrare in scena da lì capii che non l'avrei lasciato più. Iniziò così il mio debutto a teatro, come per gioco, fu circa 30 fa mi diedero la parte di "Bettina" in "Miseria e nobiltà" il regista mi disse che avevo uno spiccato senso per la maternità. A fine spettacolo mi battezzò presentandomi al pubblico, mi sentivo in estasi potevo essere chi volevo con qualsiasi ruolo lontano dalla realtà, rimanendo comunque me stessa dando la mia impronta, il mio essere. Con il passare degli anni iniziai a studiare sodo, recitazione, dizione, espressione corporea. Con il passare degli anni sono andata a migliorare ho fatto parecchi lavori, dal dramma al comico al brillante, e quando vado in scena c'è sempre quel famoso mal di pancia che non mi lascia mai!"
Liliana Scalia ha frequentato la scuola di recitazione diretta dal maestro Romano Bernardi. Ha preso parte come attrice recitante nella fiction televisiva "Il capo dei capi". Ho recitato come attrice protagonista in alcuni cortometraggi per la regia di Giovanni Bucolo. Ha interpretato numerosi ruoli teatrali sia in lingua sia in vernacolo come attrice protagonista e non: Antonia la cameriera ne "Il malato immaginario"; Beatrice,nel "Berretto a sonagli" di Luigi Pirandello; Eleonora, ne "La governante" di Vitaliano Brancati; la signora Perella (virtù) ne "L'uomo, la Bestia, la Virtù" di Luigi Pirandello; Consuelo Koucusco, in "Tredici a tavola" di Chavatan; Donna Fiona ne "La vita che ti diedi" di Pirandello; Bettina in "Miseria e nobiltà" di E. Scarpetta; Luisa in " Non ti conosco più" di A. De Benedetti; Lucia Reina in "Era mia figlia" novità assoluta sul fenomeno della pedofilia, di Luigi Favara, e tante altre interpretazioni di minore rilevanza ma non per questo meno importanti.