L'ultimo capitolo della "saga" sentimentale di Veronesi

"Manuale d'amore 3"

Una coppia d'eccezione: De Niro/Bellucci

Veronesi torna sul grande schermo con il terzo "capitolo" di "Manuale d'amore. La scelta del regista è stata quella di dividere in tre parti la pellicola per raccontare ancora le diverse sfaccettature dell'amore. Giovinezza, maturità e oltre, sono le tre sezioni di cui si compone il film, ma stavolta il compito di narrare e unire le tre storie è affidato a un Cupido tassista dell'amore.
Nel primo episodio vediamo un trentenne avvocato (Riccardo Scamarcio) perdutamente innamorato della fidanzata (Valeria Solarino), ma che perde la testa per la provocante Laura Chiatti. In lui si sviluppa una vera e propria sindrome da Peter Pan trasformando la storia in un dramma emotivo in piena regola in cui il personaggio non sa se procedere con la sua vita o rimanere un eterno adolescente. La seconda parte è invece estremamente ironica e vede Carlo Verdone nei panni di un giornalista del telegiornale vicino alla pensione, la cui vita viene sconvolta da un'agguerrita Donatella Finocchiaro. Il sodalizio tra i due attori si dimostra fortemente motivato e, con l'aiuto di sketch e battute esilaranti, è l'unico episodio che riesce a strappare un sorriso allo spettatore. Veronesi ha riservato proprio a Verdone il compito di rispecchiare l'uomo pubblico e di successo " preso da sé che cade in trappola di fronte alla prima lusinga di una donna". È la terza e ultima parte denominata "Oltre"a destare più clamore per via di due attori d'eccezione quali Monica Bellucci, nei panni della figlia del portiere, e Robert De Niro, a cui è stato riservato il ruolo di un fascinoso professore americano di storia dell'arte. Un De Niro in splendida forma che si innamora della figlia del suo confidente e si lascia andare addirittura a uno striptease.
Tre episodi che rappresentano le reazioni che l'uomo può avere nei confronti dell'amore nelle tre fasi della vita, questo è quello che il regista ha voluto mettere in risalto.
Se l'intento del regista e del produttore De Laurentis era quello di attirare al cinema milioni di spettatori il risultato è ben riuscito. Continuare la saga, magari prospettando un "Manuale d'amore 4" di sicuro lascerà lo spettatore perplesso, anche perché il film non supera i due precedenti.

di Florinda Perrotta. Pubblicato in Spettacolo il 18/03/2011 Scarica il pdf