I problemi dei nobili borbonici dopo l'arrivo di Garibaldi

"Ferdinando" al Centro Zo

Evento storico visto con satira tutta napoletana

Domenica prossima, alle 17 e 21, nell'ambito della rassegna teatrale "Percezioni", al centro Zo, in piazzale Asia n. 6 a Catania, andrà in scena la rappresentazione "Ferdinando" di Annibale Ruccello, regia Guido Turrisi con Alessandra Cacialli, Debora Bernardi, Antonio Caruso e Massimo Giustolisi.
Per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia che ricorrono nel 2011, "Percezioni" ha pensato di portare in scena "Ferdinando" che, ambientato nella Napoli del 1870, parte dai problemi vissuti dai nobili quando, dopo l'arrivo di Garibaldi nel 1860, nasceva proprio l'Unità del Regno. Un evento storico visto con satira tutta napoletana e celebrato nel testo attraverso le parole dei vari personaggi.
Clotilde, la protagonista, è una donna legata ad un mondo e a privilegi ormai al tramonto e, ovviamente, detesta i tempi nuovi, l'epoca che sta cambiando e il modo in cui, tra le pareti della sua abitazione di campagna, vive gli anni successivi l'epopea garibaldina. Ostentatamente legata ai Borboni con cui ha condiviso gran parte della sua esistenza, è incapace di arrendersi all'epoca che cambia e, attraverso una serie di piacevolissime battute, ordisce tutta la trama dello spettacolo.
Donna Clotilde Lucanigro vive infatti segregata nella sua villa vesuviana, lontana da un'epoca che sta cambiando, in compagnia di una parente povera Gesualdina che le fa da cameriera e di un prete Don Catello, che la famiglia Lucanigro ha mantenuto agli studi. Ogni giorno i tre personaggi vivono di piccole rivincite e di ripicche personali fin quando, nella villa non arriva Ferdinando, un giovane che viene affidato alle cure della zia Clotilde perché rimasto orfano.
Dal suo ingresso nella casa, la vita non scorre più allo stesso modo perché Ferdinando riesce ad irretire sia la zia Clotilde, sia Don Catello ed anche Gesualdina, in una spirale di cospirazioni ad effetto, per seguire un suo tornaconto personale.
La vicenda è ambientata durante i fatti storici dell'Unità d'Italia e attraverso le parole fa rivivere di transizione che passo il Regno di Napoli quando i Savoia presero il posto dei Borboni.