Un approfondimento del grande scienziato pisano

In scena "ITIS Galileo"

Un'occasione per ragionare

Quando si parla di Galileo Galilei si pensa subito ad un anziano dai capelli bianchi che non ha mai mandato in pensione la propria testa. Le sue scoperte più importanti, del resto, le ha raggiunte dopo i sessant'anni in un'epoca in cui "essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema, per gli altri soprattutto". È proprio questo il punto di partenza dal quale nasce la commedia "ITIS Galileo", collocabile nel genere del teatro civile, di Marco Paolini e Francesco Niccolini. Un curioso approfondimento sullo geniale scienziato pisano e sugli altri suoi esimi colleghi: Claudio Tolomeo e Niccolò Copernico, Tycho Brahe e Giovanni Keplero, Giordano Bruno e Tommaso Campanella, Gneo Giulio Agricola e Andrea Vesalio.
Lo spettatore sin dalle prime scene viene subito messo davanti ad una serie di domande e riflessioni che diventano occasione per farlo ragionare su argomenti forse dati un po' troppo per scontato sui banchi di scuola. L'obiettivo di Marco Paolini è proprio questo: coinvolgere sia nel ragionare che nel raccontare e poter spingere lo spettatore ad appassionarsi fino alla fine dello spettacolo senza stare comodamente seduto.
In scena dialoghi su argomenti in apparenza un po' ostici ma che poi non si distaccano così tanto dagli oroscopi che molti di noi amano leggere quotidianamente. Già perché Galilei, pur essendo il padre di scoperte degne di essere chiamate tali, ogni tanto, per far quadrare i conti a fine mese, si dedicava anche all'oroscopo. Un aspetto poco conosciuto dello scienziato che, sicuramente, aiuta il pubblico a comprendere meglio le sue teorie. Questo spettacolo non approfondisce la tradizionale dialettica fede-ragione, che ha segnato la storia dello scienziato e del Seicento, ma piuttosto indaga sulla discussione a tre fra fede, ragione e superstizione. "ITIS Galileo" è uno spettacolo diverso dal solito con un titolo piuttosto scolastico che serve subito ad avvertire gli spettatori che c'è da far fatica per arrivare a fine serata, ma si sa, la fatica viene sempre premiata.

di Erika Castorina. Pubblicato in Spettacolo il 28/01/2011 Scarica il pdf