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Ma le polemiche non finiscono mai
Le polemiche riguardo il Teatro Massimo Bellini di Catania sembrano non finire mai e, purtroppo, incidono sulla qualità artistica, sui lavoratori e sull’intera città. L’ultima in ordine di tempo è stata causata dalla denuncia della Cgil Catania sul fatto che il Consiglio di Amministrazione non si può ancora insediare per l’iter della nomina è ancora in fase di definizione.
«Ci sarebbe tanto piaciuto poter dire che tutto l'iter del Consiglio di amministrazione del "Bellini" fosse stato ultimato – ha spiegato il sindacalista Giovanni Pistorio. Ma se da un lato i singoli componenti del consiglio di amministrazione del Teatro Massimo "Bellini" sono stati nominati, non ci risulta che la Regione Sicilia abbia messo a punto tutti gli atti che permettono al sindaco di insediarsi quale legittimo presidente. Per questo non possiamo permetterci di abbassare la guardia».
Rapida la risposta dell’assessore regionale Michela Stancheris e del sindaco di Catania Enzo Bianco che precisano che «il ritorno all’ordinaria amministrazione rappresenta per il Teatro un importante passo verso la normalizzazione e, soprattutto, per il suo conseguente rilancio. Finalmente sono stati nominati e credo i membri del cda scelti siano di grande profilo e con eccellenti competenze e il sindaco della città, come in tutti i grandi comuni, è anche presidente del Teatro, così come da noi sempre sostenuto».
Bianco poi precisa che «riguardo ai 3,7 milioni di euro di debiti del Comune verso il Teatro Massimo, l'amministrazione ha già fatto la sua parte, riconoscendoli tra le prime delibere sui debiti fuori bilancio, approvate poi dal consiglio comunale nella seduta del 30/05/2014. E per quell’importo, come è noto, il Comune di Catania ha chiesto immediatamente un finanziamento alla cassa depositi e prestiti nell’ambito dei fondi stanziati con i D.L. n. 35/2013 e n. 66/2014. Quelle somme daranno una boccata d'ossigeno fondamentale, in attesa dei fondi regionali di cui il teatro ha bisogno. Non soltanto abbiamo a cuore le sorti del Teatro e il suo rilancio, ma siamo sempre al fianco dei lavoratori della storica Istituzione catanese anche quando i tempi erano bui e lasciavano ben pochi margini di speranza».
A questo punto tutto dovrebbe essere a posto: lo vedremo nei prossimi giorni.
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