News dalla Guardia Costiera

Le zone riservate alla balneazione

L’undicesimo appuntamento con “Mare Sicuro”, la rubrica pubblicata sul nostro settimanale e realizzata dall’Ufficio Relazioni Esterne della Capitaneria di Porto etnea, è dedicato alle zone di mare riservate alla balneazione. “Mare Sicuro” è un’operazione coordinata a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, finalizzata a promuovere ed incrementare la sicurezza in mare e sulle spiagge durante la stagione balneare, periodo di maggiore traffico di unità e massimo afflusso di bagnanti.
L’attività, a livello locale, è coordinata dalla Direzione Marittima della Sicilia orientale (che è comandata dall’Ammiraglio Domenico De Michele, ndr).
«Le zone di mare riservate alla balneazione – precisa il Capitano di fregata Roberto D’Arrigo, Capo ufficio Relazioni Esterne – sono individuate nelle ordinanze di sicurezza balneare emanate dalle Autorità marittime. Nell’intero Compartimento di Catania, che include anche il Circondario Marittimo di Riposto, durante la stagione balneare è esclusivamente riservato ai bagnanti – dalle ore 9 alle ore 19 – il tratto di mare fino a 300 metri dalle spiagge e 100 metri dalle scogliere.
In tali zone di mare, esclusivamente destinate e riservate alla balneazione – continua D’Arrigo - sono vietate tutte le altre attività incompatibili, prima fra tutte la navigazione».
Nei tratti di mare antistanti stabilimenti balneari in concessione o spiagge libere attrezzate, vige l’obbligo di segnalazione della zona riservata alla balneazione, mediante il posizionamento (da parte dei concessionari o dei Comuni per le spiagge libere) di boe galleggianti di colore rosso.
Ulteriore obbligo di segnalazione, riguarda il cosiddetto “limite acque sicure” (corrispondente alla profondità di un metro e sessanta centimetri), mediante il posizionamento di gavitelli galleggianti di colore bianco.
A tutte le unità, ovviamente, è interdetta la navigazione all’interno della zona riservata alla balneazione. Alle stesse è fatto obbligo di manovrare ed evoluire ad una distanza non inferiore a 50 metri dalle boe che ne delimitano il limite esterno.
Per prendere il largo o per riguadagnare la costa, le unità a motore (comprese le moto d’acqua) dovranno utilizzare gli appositi corridoi di lancio, conformi alle prescrizioni contenute nelle ordinanze di sicurezza balneare. Qualora non esistenti i predetti corridoi di lancio, l’attraversamento dovrà avvenire esclusivamente a motore spento, con la massima cautela ed attenzione, evitando comunque, di interferire con la balneazione.
I corridoi di lancio, oltre che preventivamente autorizzati anche dall’Autorità Marittima, devono essere opportunamente segnalati secondo quanto indicato nelle ordinanze di sicurezza balneare. All’interno di essi è vietata la balneazione.
Nella prossima puntata di “Mare Sicuro”, saranno illustrati i significati delle diverse bandiere di segnalazione, utilizzate dai servizi di salvataggio obbligatoriamente approntati negli stabilimenti balneari e nelle spiagge libere.
Per l’emergenza in mare è attivo il numero di emergenza “1530” della Guardia Costiera.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web istituzionale, raggiungibile all’indirizzo www.guardiacostiera.it.