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I rossazzurri guidano la classifica da ultimi, ma contro la paura della B bastano 35 punti

Il Catania non sa più vincere

Domenica contro la Roma sarebbe gradita un po' di fortuna

Gonzalo Bergessio
Gonzalo Bergessio

Il Catania non sa più vincere ed è sempre più desolatamente ultimo in classifica, tuttavia piccoli progressi sul piano del gioco e anche della mentalità ci sono stati. Pertanto torna a crescere anche la fiducia tra i tifosi rossazzurri che sperano di poter vedere presto la formazione rossazzurra fuori dalla zona rossa della classifica.
La strada che porta alla salvezza è dura e certamente in salita, anche perché domenica prossima è in programma una delle trasferte più difficili della stagione: Roma - Catania. Se si guarda l'andamento di entrambe le formazioni all'Olimpico solo un miracolo potrebbe aiutare la squadra di De Canio, ma il campo ha spesso mostrato che non sempre è la più forte a vincere.
Ad una settimana dalla sfida casalinga contro il Verona il gioco espresso dai rossazzurri in 90 minuti ha fatto emergere un dato: una partita come quella di domenica scorsa, giocata allo stesso modo, avrebbe consegnato una vittoria al Catania che deve combattere anche contro la sfortuna anche se la mancanza di un centravanti di ruolo pesa, e non poco.
In tal senso il recupero di Bergessio, in campo 45 giorni dopo la rottura del perone causata da uno scontro di gioco durissimo con il difensore della Juventus Giorgio Chiellini, ha fatto tornare un piccolo sorriso sui volti dei supporters rossazzurri. Proprio su di lui l'allenatore dei siciliani ha, infatti, dichiarato: "è un uomo vero perché quando gli ho chiesto se se la sentiva di tornare in campo dopo il grave infortunio non ha esitato un secondo". De Canio ha quindi voluto esaltare le sue qualità umane e sportive.
Il problema più grave del Catania continua ad essere la difficoltà di andare in rete.
"Quest'anno non è iniziato nel migliore dei modi e non è proseguito certo meglio - ha evidenziato De Canio - Bergessio è il nostro cannoniere principe e non è nella migliore condizione: questo pesa. Se anche altri non riescono a far gol è chiaro che si complica tutto. Lavoriamo sul piano della condizione, mentale e fisica".
Colpe specifiche? Non ce ne sono, manca di certo quella giusta serenità mentale che la classifica attuale non permette di avere.
L'infermeria si sta lentamente svuotando e con la rosa al completo si preannuncia un altro Catania. Con Izco e Bergessio in campo si è già vista un'altra squadra sul piano della determinazione.
E i Numeri? Non sono confortanti per nulla. Appena 10 quelli fatti in 16 partite: sono pochissimi, ma mancano ancora 22 giornate alla fine della stagione e non è detto che per salvarsi ne siano necessari 40. La quota convenzionale della salvezza è da sempre questa, ma quest'anno potrebbero bastarne anche solo 35 per restare in serie A.
Bei ricordi romani…
La "marcia su Roma" del Catania dovrà essere propositiva, ma soprattutto serena. Solo lasciando da parte i cattivi pensieri si potrà fare una prestazione prepotente, simile a quella già vista contro il Verona e sperando magari in un pizzico di fortuna in più, tornare a casa con qualche punticino per muovere la classifica. Quando dici Roma, ai tifosi rossazzurri tornano in mente bei ricordi dall'odore di salvezza. Tra tutti i precedenti tra le due formazioni vogliamo ricordare il "Catania - Roma" giocato al Massimino il 18 maggio del 2008. Ultima giornata di quel campionato, nella quale si assegnava lo scudetto con due contendenti la Roma appunto e l'Inter impegnata contro il Parma. Finì in pareggio, 1-1, i giallorossi passarono in vantaggio con Vucinic, Martinez con il suo gol al ritmo della "Malaca-dance" sancì la permanenza in serie A degli etnei.
A Roma - match domenica 22, fischio d'inizio ore 15:00 - mancherà Spolli, squalificato.

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