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L’attrice milanese e di origini siciliane sarà al Metropolitan di Catania il 9 aprile con lo spettacolo “Open Day” a fianco di Bruno Stori
La verve semplice e d’effetto di Angela Finocchiaro
Angela Finocchiaro interprete dello spettacolo Open Day al Metropolitan
L’appuntamento per intervistare Angela Finocchiaro è per le 12.30, compongo il numero fisso e attendo, sì e no, il tempo di due squilli prima di un “Pronto” squillante e conosciuto. Ed è lei. Angela Finocchiaro. Con la stessa voce che sentiamo in tv e la stessa verve a cui siamo abituati sullo schermo e sul palco. I timori sul “come sarà?” si rompono in un secondo e l’intervista diventa la discussione con l’amica con cui sei uscito la sera prima.
“Lo spettacolo gira da tre anni e ora approdiamo anche a Catania, Palermo e Modica e sono felice di queste tappe che mi permetteranno di avere mio padre in prima fila. Ha 95 anni e vive ad Aci Castello e non vede l’ora di vedermi sul palco a Catania. Erano anni che non accadeva…”.
Com’è questo spettacolo?
Nasce dall’avere figli adolescenti. Dal passare dalla gioia al terrore, dai pianti alle risate. Dalla consapevolezza di avere figli che diventano belve e tu, da genitore, assisti a tutto questo con terrore. Questa coppia si ritrova all’Open day per iscrivere la figlia al liceo e sarà un evento che li farà uscire a pezzi. Con una visione sulla figlia contrapposta. Due genitori che sono due disgraziati, separati che si troveranno davanti un disorientamento totale. A questo punto ti chiedi se ciò che stiamo consegnando ai nostri figli è un mondo di cui essere fieri. E se è possibile migliorarlo”.
E qual è la risposta?
“La risposta è un Sì per forza. Condito di fantasia e fuori dai bigottismi. La tradizione va vissuta per inventarsi il futuro. Solo così il mondo può andare avanti”.
Che rapporto ha con la nostra isola?
“La Sicilia ha sempre fatto parte della mia vita. In modo viscerale e con il cuore. Soprattutto durante le vacanze, da piccola e da grande, fatte in questa terra che mi piace tutta in generale. La Sicilia è una questione sentimentale. Fa parte di te. Come vorrei avere dentro di me il bellissimo senso della vita di mio padre che è racchiuso nelle parole umorismo, indole solare e semplicità. Io invece faccio fatica. Penso sempre alle cose che devo ancora imparare”.
L’idea di venire a vivere in Sicilia l’ha mai sfiorata?
“No. Non per il modo in cui si è sviluppato il mio lavoro. Forse sarei dovuta andare a Roma. Ma dovevo stare in un posto in cui e da cui potermi muovere”.
Nata a Milano, qual è il suo rapporto con questa città?
“E sono legata a quella città, ma non ho più idea di come si possa vivere a Milano. Da diversi anni mi sono trasferita in Toscana e ho riscoperto la terra… la campagna… ma soprattutto ho scoperto quanto la terra possa essere bassa…”.
La terrà è bassa… in che modo?
“Andando a vivere in campagna devi dedicarti alla terra, alle piante e solo allora ti rendi conto - lo dico da cittadina, ammette Angela Finocchiaro - che la tua schiena non ce la fa più!”.
L’hanno definita buffa, ironica, riflessiva, espressiva, umana. In quale si rispecchia di più?
“Mi astengo... non amo una classificazione”.
Benvenuti al Sud è piaciuto a tantissimi. Quanto somiglia al personaggio che ha interpretato?
“Cerco sempre di trovare la strada dei miei personaggi e dei paralleli, ma spero di essere anche altro. Ovviamente ci sono degli aspetti resi paradossali, esagerati. Ma non giudico un personaggio. Ne prendo il punto di vista senza far capire che io sono più intelligente o più brava di quello che sto interpretando. Sono questi i paralleli”.
Cosa c’è di vero in questo film?
“Se la commedia ha un successo così grande vuol dire che le radici sono vere. Poi vince il paradossale, nel sentire comune almeno. In genere è bello vedere che la risata cambia in base alla regione. In questo caso invece, il sorriso era unitario. Ridevano tutti negli stessi punti e negli stessi punti si prendevano in giro. È la forza di Miniero che tradotto è amore. Lui è un napoletano che vive a Firenze e ha vissuto l’emigrazione, ma ama la sua terra.
Bisio come marito...
“Insopportabile! Come collega, straordinario: preciso, serio, pignolo, gran lavoratore. Fa lavorare sul testo, si esplora”.
Cosa c’è nel prossimo futuro?
“A maggio dovrebbero iniziare le riprese del prossimo film di Cristina Comencini “Latin lover”. Ma stanno ancora lavorandoci ed è tutto top secret. So che si girerà in Puglia e che interpreterò la parte della figlia di questo latin lover”.
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