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Ancora minacce per il Presidente della Regione
Crocetta: “Non mi fermeranno”
E annuncia la creazione di nuclei speciali antimafia
Non c'è dubbio: i mafiosi sono imbecilli. Ma come? Gente che domina l'universo criminale è senza cervello? Si, perché resta valido l'assioma "Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi". Come dire, per andare dall'altra parte: "La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni". Tutto questo tradotto in parola semplici è che basti applicare il buon senso all'onestà e le cose camminano. E di buon senso Rosario Crocetta ne ha molto. Abituato com'è alle minacce sa benissimo che la risposta migliore e continuare nel suo lavoro se è possibile con ancora più forza, impegno e determinazione. I mafiosi non si rendono conto che minacce così siffatte non finiscono a determinare una reazione ancora pù dura da parte del soggetto minacciato? Forse non hanno proprio il cervello adeguato per capire certi meccanismi. Un po' come Sauron che mai avrebbe concepito che Frodo volesse distruggere l'Anello e non utilizzarlo per avere il potere. E questa concezione sbagliata lo ha fregato. Noi speriamo che adesso succeda proprio questo. A volte la realtà supera la fantasia, quasi sempre in peggio, ssperiamo questa volta in meglio. Intanto Rosario Crocetta procede lungo la sua strada, riesce a risolvere il problema della soppressione delle province, allarga la sua maggioranza, accontenta gli scontenti e continua a governare questa isola difficile.
Nei giorni scorsi Crocetta è stato a Catania e insieme al sindaco Enzo Bianco hanno risolto due importanti vicende che riguardano la città: la Zona Franca Urbana di Librino e la Ciitadella della Giustizia.
Per il presidente della Regione, le Zfu sono una delle chiavi si sviluppo per la Sicilia. "Si tratta di un meccanismo che offre molteplici vantaggi – ha spiegato Crocetta –: esenzioni retributive e fiscali, offre un’occasione di autoimpiego e permette di dar vita a un’attività artigiana, commerciale, artistica. A Marsiglia è stato testato prima che in Italia e dopo pochi anni è stato accertato un aumento dell’occupazione del 30%".
"La partita decisiva per Catania – ha sottolineato dal canto suo Bianco - si gioca nei quartieri periferici: oggi Librino, domani sarà San Giovanni Galermo, dopodomani Monte Po. Se nascono imprese qui la città avrà diritto di vivere e svilupparsi, avrà un futuro. Qui c’è un’enorme opportunità in un quartiere con grandi potenzialità, siamo in un momento di crisi e avere incentivi così notevoli è una grande occasione".
Il protocollo d’intesa sulla Giustizia riguarda l’immediata partenza del progetto con uno stanziamento di 10 milioni di euro, mentre gli altri 30 milioni indispensabili per completare la struttura deriveranno da fondi comunitari che la regione si è impegnata a reperire. Sarà immediatamente costituito un gruppo di lavoro per far sì che il progetto proceda con la massima velocità. Una delle prime scelte che ci si troverà davanti sarà se ristrutturare gli edifici esistenti, rendendoli anche antisismici, o se abbattere tutto per ricostruire, opzione quest’ultima che potrebbe rivelarsi più vantaggiosa anche sotto il profilo economico. Il Palazzo delle Poste di viale Africa, acquisito per essere destinato a sede degli uffici giudiziari e degradatosi in questi anni, sarà ceduto dal Comune di Catania, probabilmente alla Cassa Depositi e Prestiti, e il ricavato sarà impegnato per la ristrutturazione dell’Ascoli Tomaselli.
I vertici della Magistratura, tra cui il Procuratore Capo Giovanni Salvi, hanno espresso grande soddisfazione per le soluzioni individuate nel protocollo d’intesa che consentono una sistemazione definitiva in tempi relativamente brevi. Una volta realizzatala nuova Cittadella della Giustizia il Comune pagherà alla Regione l’affitto e sarà rimborsato dal Ministero della Giustizia. Mentre l'Ars si prepara, dopo le aree metropolitane e le province, ad affrontare il riassetto di bilancio, Crocetta convoca la giunta regionale per varare nuovi strumenti per agire contro la mafia. "A ogni attacco risponderò con misure straordinarie, questo è il metodo che ho sperimentato quando ero sindaco a Gela", ha preannunciato il Presidente. Crocetta prevede infatti la costituzine di nuclei speciali antimafia che risponderanno direttamente alla Presidenza e passeranno la regione ai raggi X per quel che riguarda appalti, forniture, convenzioni, ribassi di gare pubbliche e regolarità nelle certificazioni. La lotta per la legalità continua.
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