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Mantenuta una promessa fatta da Bianco grazie al “Sì” di Tuccio Tringale dell’opposizione
Catania ha il registro delle unioni civili
Il consigliere Tuccio Tringale
Una promessa fatta dal sindaco Bianco alla sua città quella dell'istituzione del registro delle unioni civili, promessa mantenuta e portata a compimento giovedì 13 marzo scorso dopo un lungo dibattito in aula consiliare. Un traguardo il cui raggiungimento non è certo stato una passeggiata né per il sindaco, impegnato a mettere d'accordo le divergenze all'interno della propria maggioranza, tanto meno per le molte associazioni impegnate in prima linea nella difesa dei diritti civili.
Il dibattito si è reso quanto mai animato negli ultimi mesi, a partire dal 23 dicembre, giorno in cui la giunta Bianco ha licenziato la proposta di delibera del famigerato registro. A partire dalla levata di scudi di alcune associazioni cattoliche, ostinate nel non voler riconoscere lo status di “famiglia” a tutte quelle coppie non vincolate da matrimonio cristiano, per non parlare delle coppie di fatto costituite da persone dello stesso sesso, accolte nella migliore delle ipotesi da un amorevole “vade retro!”.
Critiche contrarie giunte anche da alcuni esponenti della politica, quali, a sorpresa, il capogruppo del Megafono Daniele Bottino, sostenuto dai pastori della comunità evangelica alla quale egli stesso appartiene. Per le associazioni militanti in difesa dei registri, tra le quali in primis il Comitato Territoriale Arcigay “QueeRevolution” Catania, Catania Bene Comune e le molte altre associazioni confluite nel Comitato Civico per i Diritti Civili, si è prospettato dunque un lungo lavoro di dibattito e confronto, svoltosi sia all'interno delle Commissioni Consiliari Permanenti che in dibattiti pubblici aperti alla cittadinanza.
Nonostante tutto, rumors e indiscrezioni riguardo le intenzioni di voto della giunta non lasciavano presagire nulla di buono, paventando una possibile sconfitta di Bianco, messo in difficoltà dalle incertezze serpeggianti all'interno della sua stessa maggioranza. Facile immaginare quindi il clima in aula consiliare nell'atteso giorno di dibattito inerente l'approvazione del suddetto registro, per l'approvazione del quale erano necessari almeno 23 voti favorevoli che, dati i presupposti e considerata la presenza complessiva di 34 consiglieri in aula, non era affatto scontato ottenere. La sofferta vittoria è stata infatti ottenuta letteralmente sul filo del rasoio, con 23 voti a favore, 10 astensioni e un voto contrario.
Non sono mancati alcuni colpi di scena, come il cambiamento di rotta in corso d'opera del consigliere Lanfranco Zappalà, pronunciatosi inizialmente per l'astensione e dichiaratosi infine favorevole dopo la presentazione di due ordini del giorno fatti propri dall'amministrazione. Ma la vera sorpresa è arrivata stavolta da un'opposizione mostratasi aperta e lungimirante nella persona di Tuccio Tringale, dichiarandosi palesemente favorevole alla proposta. Un gesto da non sottovalutare essendosi trattato di quel consenso in più che avrebbe fatto la differenza nel bene o nel male e che dovrebbe forse servire da esempio a molti colleghi presenti in aula.
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