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Firmato un accordo tra il Comune e le imprese proprietarie dei cartelloni di pubblicità
Cartellonistica, arrivano le regole
Un famoso 6x3 oggetto dell’accordo tra il Comune e le imprese
Firmato l’accordo tra il Comune di Catania e le imprese proprietarie dei cartelloni di pubblicità. Dopo anni di anarchia, disordine, abusivismo, irregolarità e illegalità, il settore dovrebbe finalmente essere riordinato. Qualche tentativo era stato fatto nel passato. Come ha ricordato lo stesso sindaco Bianco che “ha ricordato come Catania sia stata nel passato all’avanguardia in questo settore, in particolare grazie a un innovativo piano affissioni messo a punto dal compianto assessore Antonio Guarnaccia” in una delle sue precedenti giunte. Ma c’era stato anche l’allora assessore al Bilancio Nino D’asero, adesso deputato regionale dell’NCD, che nell’aprile del 2004 aveva “incontrato i rappresentanti del comparto, per capire le loro proposte e predisporre un progetto di riassetto della cartellonistica nelle strade cittadine”. Era stata poi la volta dell’assessore Francesco Caruso, anche lui della giunta guidata da Umberto Scapagnini, a tentare nel 2005. Purtroppo, in nessun caso si arrivò ad una conclusione.
Questa sembrerebbe la volta buona. L’accordo è stato firmato alla presenza di Franco Meroni, direttore generale dell’Aapi (Associazione aziende pubblicitarie italiane) la maggiore organizzazione delle imprese di affissioni pubblicitarie esterne e di Salvatore Drago, presidente dell’Aspes (Associazione siciliana pubblicità esterne), tra il comune ed i rappresentanti delle società titolari del 98% degli impianti catanesi e dall’Amministrazione di Catania.
Sono previste due fasi: “Ricognitiva” e “Transitoria”. Nel corso della prima fase “gli uffici del settore affissioni e pubblicità del Comune di Catania si impegnano a consegnare, entro 15 giorni dalla sottoscrizione del presente protocollo, alle imprese sottoscrittrici del presente documento ed operanti nel territorio del Comune di Catania, un elenco, redatto in forma digitale, contenente le indicazioni relative a tutti gli impianti attualmente esistenti sul territorio comunale, in virtù di un valido titolo autorizzatorio rinnovabile. Tale elenco dovrà comprendere anche gli impianti posti in posizioni in contrasto con le norme del regolamento di attuazione del Codice della Strada”.
Entro i successivi 15 giorni le imprese sottoscrittrici dovranno inviare al competente ufficio eventuali osservazioni o contestazioni di tali elenchi. In mancanza di tali comunicazioni le risultanze saranno considerate accettate”.
Nella fase “Transitoria”, dopo le verifiche effettuate in base “alle norme sul posizionamento degli impianti pubblicitari contenute nel regolamento d'attuazione del Codice della Strada”, i cartelloni “verranno riconfermati dall'Amministrazione con un proprio provvedimento da emanarsi entro 15 giorni dall'esecutività del provvedimento indicato al precedente punto”. Inoltre “gli impianti autorizzati ma non conformi alle distanze del Regolamento del Codice della Strada, come sopra derogate, dovranno essere ricollocati in siti alternativi in base all'art.58 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada ed entro un raggio di mt 200 dal luogo di originaria collocazione, qualora sussistano più istanze ricadenti sullo stesso sito si procederà all'assegnazione mediante sorteggio. Gli impianti autorizzati, ma eventualmente collocati in siti diversi da quelli previsti dal provvedimento autorizzatorio, dovranno essere riposizionati nel sito originario”.
Tutti gli impianti che non troveranno una nuova collocazione in base a quanto previsto, verranno assegnati a nuovi siti mediante sorteggio in base alle disponibilità eventualmente esistenti sul territorio. Inoltre “l’assegnazione dei siti alternativi in base alla disposizione di cui al precedente periodo, verrà effettuata per sorteggio in misura proporzionale al numero degli impianti non ricollocabili di ciascuna impresa”.
Seguono tantissime altre norme che, nell’obiettivo dell’amministrazione comunale, dovrebbero finalmente portare Catania alla normalità dopo aver vissuto, per anni, nella più totale anarchia.
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