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Le “Aree Marine Protette”
L'Area Marina Protetta Isole Ciclopi ripresa da un aeroplano della Guardia Costiera
Il decimo appuntamento con “Mare Sicuro”, la rubrica realizzata in collaborazione con la Guardia Costiera di Catania, è dedicato alle Aree Marine Protette. Il Mediterraneo è un mare con un limitato ricambio d’acqua, che non consente una completa rigenerazione se non con tempi particolarmente prolungati. Lo scarico di sostanze oleose e di materie plastiche, oltre ad inquinare, provoca conseguenze dannose per le specie animali marine, proprio perché tali sostanze e materie rimangono nell’ambiente per parecchio tempo. Per questo motivo, il mare deve essere prima di tutto rispettato e le specie marine viventi adeguatamente protette.
I rifiuti di bordo, ad esempio, non vanno mai gettati in mare ma conservati sull’unità e consegnati, all’arrivo in porto, ai servizi di raccolta esistenti o conferiti negli appositi contenitori. Nel nostro paese, lungo gli ottomila chilometri di litorale, nelle zone ritenute di particolare pregio e riconosciute meritevoli di adeguata tutela, sono state istituite – a partire dal 1982 - delle “Aree Marine Protette” (fra le quali anche quella delle “Isole Ciclopi”), dove vigono regole particolari per tutelare l’ambiente e le specie marine viventi. Nelle Aree Marine Protette le regole disciplinano le seguenti attività:
- l’ormeggio e l’ancoraggio delle unità;
- la pesca;
- le immersioni;
- la navigazione;
- la balneazione.
Per rendere comunque fruibili queste aree, gli Enti gestori organizzano solitamente delle visite regolamentate o delle immersioni lungo percorsi subacquei segnalati, oltre ad attività didattiche. In alcuni casi sono organizzate anche delle uscite in mare, a bordo di unità da pesca (pesca-turismo), o su speciali battelli.
A coloro che intendono visitare le Aree Marine Protette, nonché ai diportisti che intendono raggiungerle dal mare, consigliamo di prendere visione dei rispettivi regolamenti e delle ordinanze locali di polizia marittima.
è importante, infatti, conoscere le attività che possono essere effettuate ed i divieti che vigono nelle diverse zone dell’Area Marina Protetta. La tutela dell’ambiente marino costituisce, per il Corpo delle Capitanerie di Porto, uno dei principali compiti istituzionali.
Per tale materia, infatti, il personale della Guardia Costiera opera su precise e specifiche direttive del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dove è istituito il Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto. Per saperne di più sulle Aree Marine Protette esistenti, potete cliccare su www.minambiente.it. Ulteriori informazioni anche sul sito www.guardiacostiera.it del Corpo delle Capitanerie di Porto.
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