Il Garante Privacy dà ragione alla Fipe nella diatriba nata nel 2010

Wi-Fi libero in bar e ristoranti

È finalmente arrivata la tanta attesa svolta, il Garante Privacy ha dato ragione alla Fipe (Federazione italiana pubblici servizi), ribadendo che i pubblici servizi, come bar e ristoranti possono dare ai propri clienti la possibilità di connettersi alla rete, tramite wi-fi libero. La scelta del Garante mette fine finalmente alla situazione di stallo, che durava dal 2010, tramite la cosiddetta legge Pisanu. Questa legge, aveva obbligato i gestori di locali pubblici a possedere un registro dei clienti che accedevano alla rete Internet e in caso in cui tali clienti avessero effettuato operazioni illecite durante la navigazione web la responsabilità ricadeva su di loro. La normativa Pisanu era nata come legge anti-terrorismo, ma il suo esito è stato negativo, poiché di fatto ha rallentato la diffusione del Wi-Fi libero in Italia. In altre parole la decisione dell’Autorità garante della Protezione dei dati personali, dà la possibilità ai gestori di locali pubblici, che ancora possiedono strumenti per la registrazione e l’archiviazione dei dati dei clienti possono eliminarli, senza alcun tipo di responsabilità. Invece, se vogliono continuare a utilizzare tali sistemi in modo legittimo, hanno l’obbligo di informare i propri clienti dell’utilizzo che viene fatto dei loro dati, tramite la sottoscrizione da parte loro del consenso al trattamento degli stessi, in base all’art. 13 del Codice Civile.

di A.N.. Pubblicato in Approfondimenti il 22/02/2013 Scarica il pdf